Steven Seagal dalla parte di Putin
«Idiota la politica Usa sull’Ucraina»
L’attore-campione di arti marziali appoggia il leader russo (amante delle discipline di combattimento anche lui). E annuncia: «Potrei chiedere la cittadinanza russa»
Vladimir Putin ha trovato un alleato e un sostenitore della sua politica in Crimea nell’attore Usa Steven Seagal. In una intervista al quotidiano governativo Rossiskaia Gazeta, dal set del film che sta girando in Romania, il campione di arti marziali - i cui nonni paterni erano ebrei russi - descrive come «molto ragionevole il desiderio di Putin di proteggere i russofoni di Crimea, i loro beni, e la base russa di Sebastopoli». Ma il protagonista di «Trappola in alto mare» e «Sfida tra i ghiacci» fa di più: critica aspramente il suo Paese proprio all’indomani delle parole di avvertimento rivolte dal presidente Obama a Mosca («Sta alla Russia agire in modo responsabile dimostrandosi disponibile a rispettare le norme internazionali: se non lo farà dovrà aspettarsi costi ulteriori»). Sostenitore da tempo del partito repubblicano, Seagal bolla la politica americana in Ucraina come «idiota» e non esclude di seguire l’esempio del collega francese Gerard Depardieu chiedendo la cittadinanza russa.
«Vorrei considerarlo mio fratello»
«È uno dei maggiori leader mondiali viventi, lo considero mio amico e vorrei considerarlo mio fratello», ha detto di Putin l’attore descritto dal quotidiano del governo russo come «non meno autorevole nel mondo» di Ronald Reagan o Arnold Schwarzenegger. Lo scorso marzo Seagal aveva presenziato insieme al presidente russo all’ inaugurazione di una palestra di sambo (arte marziale di origine russa) a Mosca e il Washington Post sottolinea che il ripristino del programma già sovietico del Gto («pronto per il lavoro e la difesa») per esercizi fisici per tutti annunciato martedì da Putin possa essere anche frutto della farina di Seagal. Il leader del Cremlino è un appassionato di arti marziali ed è cintura nera di judo. Un altro
(Corriere della sera)
27 март 2014